Il rinnovamento della vita del Presbiterio e di tutta la Chiesa Diocesana
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 19/2014
Nel consiglio presbiterale dello scorso 8 maggio l’Arcivescovo ha proposto un documento di 10 pagine che ha presentato come Bozza di riflessione per la condivisione col presbiterio intitolato ‘Nuove figure ministeriali per una parrocchia missionaria‘. Il documento cita l’Evangelii Gaudium: ‘E’ necessario passare da una pastorale di semplice conservazione a una pastorale decisamente missionaria ‘ (EG 15): dobbiamo lasciarci sfidare da Papa Francesco, che è il segno dei tempi più clamoroso di questi anni della vita della Chiesa. Il desiderio dell’Arcivescovo è quello di lavorare su questo documento con tutto il presbiterio ‘ dopo averlo anticipato al Consiglio Presbiterale ‘ nei tempi e nei modi che si potranno decidere insieme, per giungere ad un vero rinnovamento missionario del volto della nostra Chiesa Diocesana.
Nella bozza di lavoro proposta, dopo aver visto gli elementi costitutivi della Chiesa particolare (Diocesi) e della Parrocchia, ma anche le difficoltà della parrocchia tradizionale a servire l’evangelizzazione nel contesto attuale, la riflessione si è concentrata sulle novità pastorali richieste oggi alle comunità, ma anche ai parroci, se si vuole accogliere il mandato missionario del Papa. Ci è richiesta una nuova definizione della azione pastorale (sono state proposte cinque priorità); e il rinnovamento della figura del parroco su almeno sei linee. Ci saranno da assumere nuove modalità circa lo sviluppo del Diaconato e dei ministeri; una vera formazione dei laici per renderli capaci di servizio ecclesiale. Anche il tema della pastorale integrata, con la prospettiva della rete tra parrocchie vicine e con la nascita di forme di vita comune del clero, sono state lanciate.
Ne è scaturito un dibattito con diversi interventi, dal quale è emerso prima di tutto l’apprezzamento per la chiarezza e la trasparenza delle parole dell’Arcivescovo sui fatti recenti, che vengono percepite da tutti come un servizio al Presbiterio e non come una sua condanna. In secondo luogo è stato colto un nesso di continuità tra gli interventi precedenti e il documento presentato, nella prospettiva di un necessario rinnovamento della vita del Presbiterio e di tutta la Chiesa Diocesana, non solo da un punto di vista morale, ma anche pastorale. Nelle settimane scorse si è dovuta affrontare la ‘patologia’ della vita della Chiesa Diocesana, ora si affronta la sua ‘fisiologia’. E’ sempre della nostra Chiesa che si parla, non solo per curarne le ferite, ma per svilupparne la crescita!
L’Arcivescovo ha ribadito l’importanza della scelta della chiarezza e della trasparenza che da Benedetto XVI in poi caratterizza il nuovo modo di porsi della Chiesa: dalla parte delle vittime e non dei colpevoli, fossero pure sacerdoti o vescovi.
L’Arcivescovo per ora domanda a tutti i membri del Consiglio Presbiterale di lavorare sulla Bozza nel prossimo mese, facendogli arrivare osservazioni e suggerimenti, in un secondo tempo si chiederà a tutti di confrontarsi e dare contributi.
Il Consiglio presbiterale ha poi affrontato il tema del rinnovamento dell’Iniziazione Cristiana e della quale formazione per i Catechisti. È stato presentato il Convegno sull’argomento, fissato il Sabato 31 Maggio, e proposta la costituzione di una Commissione di Presbiteri e Laici che possa seguire l’organizzazione del percorso formativo per il prossimo anno.
Siccome il prossimo anno pastorale vedrà un nuovo Consiglio presbiterale (quello attuale scade in settembre), l’Arcivescovo ha poi proposto uno Statuto rinnovato, dandone lettura e ricevendone una unanime approvazione. Ha stabilito che ogni Gruppo Vicariale di Presbiteri elegga i propri rappresentanti nella riunione del mese di Settembre 2014, per convocare il nuovo Consiglio Presbiterale nel mese di Ottobre.
A cura della Segreteria