Incontro di preghiera alla Madonna che scioglie i nodi
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 3/2014
Una devozione che ha preso avvio grazie a Papa Francesco
Sostenuta e fortificata nel cammino cristiano dall’ intercessione della Beata Vergine Maria che scioglie i nodi, la Comunità ‘SHEKINAH D.M.’ organizza per sabato 25 gennaio alle ore 17.15 presso la Cripta dell’Opera di Santa Teresa del Bambin gesù a Ravenna un Incontro di Preghiera ed Evangelizzazione per pregare e meditare il Santo Rosario, a seguire una Catechesi sul Cammino di guarigione interiore ed al termine la Preghiera di guarigione interiore sulle ferite della vita.
A proposito di Papa Bergoglio e della sua relazione con Maria c’è un episodio che forse non tutti conoscono, legato alla nuova Devozione Mariana, quella a ‘Maria che scioglie i nodi’.
Una Devozione che aveva anche una immagine di riferimento: una interpretazione un po’ libera della Vergine Immacolata. Con il manto bianco, rosso e blu, però coronata di stelle e in procinto di schiacciare la testa al serpente. Poi le sue mani lavorano un nastro tutto annodato che, al suo tatto, torna liscio e bello come all’origine.
Un Angelo le porge il nastro annodato, un altro lo raccoglie dopo quell’intervento materno. E’ una versione di quella prerogativa della Madre di Dio di essere ‘aiuto dei cristiani’, ‘salute degli infermi’. Forse sensibile a quel linguaggio che le scienze della psiche usano per indicare quel groviglio che ciascuno di noi porta in se stesso, frutto di tante cose, dai limiti stessi della natura umana tendente al peccato, alle esperienze non sempre felici nelle quali incappiamo. Un groviglio che prima o poi presenta il suo conto e che per questo, una volta o l’altra, è necessario affrontare e risolvere.
Dal libretto ‘Novena a Maria che scioglie i nodi’ apprendiamo che tale Devozione aveva preso avvio da un sacerdote gesuita, precisamente dall’argentino gesuita padre Jorge Mario Bergoglio che nel 1980, innamoratosi, durante un suo soggiorno di studi in Germania del quadro sopra descritto, al suo ritorno in patria ne aveva portate con sé alcune riproduzioni che aveva poi diffuse.
La Devozione a ‘Maria che scioglie i nodi’ deve davvero tanto Papa Francesco, questo papa che tra l’altro è stato a lungo professore di psicologia.
Il Dipinto, attribuito di recente a Johann Melchior Shmidter, fu realizzato verso l’anno 1700 e donato alla chiesa di San Peter Am Perlach di Augusta, in Germania.
Esso era il frutto di una sorta di ex voto che un figlio offriva a Maria con sentimenti di riconoscenza a nome dei propri genitori, il nobile Wolfgang Langenmantel e la moglie Sopfie Imhoff che, giunti per incomprensioni e dissapori fino alla soglia del divorzio, dopo essere ricorsi all’aiuto della Vergine Maria, si erano alla fine rappacificati. Tramiti di questo evento erano state le suore di un vicino monastero e un gesuita, Jakob Rem. Le prime, infatti, durante i Matrimoni celebrati nella loro Chiesa usavano un nastro annodato attorno alle mani degli sposi, come simbolo della indissolubile unione che stava per compiersi.
Ebbene, tale nastro questa volta annodato in molti punti, simbolo dei tanti dissapori presenti nella nobile coppia, sollevato durante una solenne celebrazione da padre Jakob verso un Quadro della Vergine, presente nella cappella del monastero, si era improvvisamente sciolto, facendo contemporaneamente venire meno anche tutti i rancori.
Rancori e nodi famigliari, dunque, ma non solo, quelli espressi nell’Immagine che a suo tempo colpì il Papa e che lo spinse a diffonderne la Devozione.
D. M.
