28 Marzo 2013

L’incontro con don Luca Buccheri a San Michele

L’incontro con don Luca Buccheri a San Michele
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 12/2013
 
Il 13 e 14 marzo è tornato nella Parrocchia di San Michele Don Luca Buccheri, teologo e biblista della Fraternità di Romena, per intrattenerci sul tema ‘Ritratto semplice di  Gesù’ (prima parte).
L’argomento non si è esaurito in queste serate, ma continuerà con altri due incontri il 5 e 6 giugno e un incontro finale a novembre.
Don Luca ha incontrato varie volte Gesù, dove è nato, vissuto e morto, poiché si reca con i suoi gruppi più volte all’anno, in Terra Santa e, sostando proprio nei luoghi in cui il Messia ha vissuto, approfondisce e fa riflettere sulla Parola. Nella prima serata ci ha delineato l’umile nascita di Gesù, umile in tutto a cominciare dalla Madre, una fanciulla semplice, sconosciuta, senza nessuna genealogia importante. Umile il luogo in cui comincia la  storia, Nazareth,un piccolo villaggio sperduto di pochi abitanti; qui Maria riceve l’annuncio e si fa ancella di Dio con il suo ‘ Sì’ incondizionato, fiducioso e incurante delle gravi conseguenze che avrebbe potuto avere. Umile come Giuseppe, uomo taciturno, coraggioso, innamorato, ma non rassegnato, che si assume tutte le responsabilità e prende con sé Maria e il bambino che essa porta nel grembo e che lui sa non essere suo; non chiede nulla, ma è fiducioso del disegno di Dio. Umile come Betlemme, il luogo della nascita, piccola città della  Giudea, dove il Messia entra nella storia in punta di piedi, semplicemente al buio, perché nel buio e nel silenzio che lo caratterizza nascono le grandi cose.
Umile come la Grotta , perché la grotta, fatta dalle mani dell’uomo è il luogo più caldo e protetto della casa ed è come se Gesù avesse voluto nascere nella pancia della terra. Umili come i pastori, i primi a conoscere il grande evento. I pastori allora non venivano neanche censiti, perché erano nomadi, impuri, la loro testimonianza non valeva, ma, vegliando le loro masserizie, erano gli unici svegli in quella Notte.
La seconda serata, quella del 14, ha trattato, invece, la vita nascosta, cioè quello che non sappiamo Gesù abbia compiuto prima di ‘entrare in scena’, cioè i circa 30 anni di cui non si parla. La Chiesa si attiene ai Vangeli, scartando le ipotesi riportate negli Apocrifi.
Gesù viveva in Galilea, intorno al lago di Tiberiade; quasi sicuramente ha seguito le orme di Giuseppe e, quindi, oltre che falegname era anche carpentiere, questo, probabilmente, l’ha portato a lavorare nella vicina Seforis, importante capitale della Galilea fino al 19 d.C. Qui i Romani avevano costruito monumenti di valore e lo evidenzia il ritrovamento di alcune ville con importanti mosaici, e qui il lavoro quindi non mancava, come non mancava la ricchezza.
Nella città si mischiavano diversi elementi culturali: ebraici, romani, greci e bizantini, per cui Gesù, vissuto in questo ambiente, ha assorbito un ampio raggio di conoscenze linguistiche e multiculturali che lo preparerà alla realizzazione del grande sogno di Dio. La Palestina ha influito molto sull’umanità di Gesù, infatti egli era un ebreo galileo, mite e tollerante, a differenza del Battista, che era un uomo rude e duro come l’ambiente che l’ha partorito, la Giudea. Non si conosce molto dei 30 anni che Gesù ha trascorso in ‘incognito’, forse era considerato un po’ ‘fuori dalle righe’, perché non si era sposato, sicuramente conosceva il greco perché troviamo spesso nei suoi discorsi la parola ‘ipocrita’ che era tipicamente greca, era un ebreo praticante perché sempre presente in Sinagoga il sabato, ma tutta la sua esistenza era imperniata su un unico grande pensiero: l’amore per il Padre. Ci ha lasciato infatti quella meravigliosa preghiera, il Padre Nostro, che fa vibrare nel profondo le corde di tutti i cuori.
Le persone intervenute, anche da fuori Ravenna, hanno ascoltato con interesse e rapimento le parole di don Luca, inframmezzate da alcuni splendidi brani tratti dal cd ‘La buona Novella’ di Fabrizio De Andrè. Grazie, Don Luca, ti aspettiamo ansiosi per il prossimo incontro.
Parrocchia di San Michele