La Quaresima

La Quaresima

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 11/2011
 
La Quaresima, che ci conduce alla Celebrazione della Santa Pasqua, è per la Chiesa un tempo liturgico assai prezioso e importante. Per questo nella nostra Arcidiocesi di Ravenna ‘ Cervia prima  a Lavezzola per il Vicariato di Argenta (10 marzo), a Portomaggiore per il locale Vicariato (14 marzo) e in Cattedrale a Ravenna con la partecipazione degli altri Vicariati vicini assieme a quello di Cervia (11 marzo), si sono tenuti tre incontri presieduti dall’Arcivescovo Monsignor Giuseppe Verucchi durante i quali si è dato l’Annuncio di Quaresima.
A Ravenna, venerdì scorso alle ore 20.45 i fedeli convenuti dalle Parrocchie, Gruppi, Movimenti ed Associazioni, nella prima parte si sono messi in ascolto della Parola, meditando i testi tratti dalla Lettera di S. Paolo Apostolo ai Romani (Rm 6, 3-14), il Salmo Responsoriale (1, 1-4.6) e il Vangelo secondo Matteo (Mt 6,1-6; 16-18). Ha fatto seguito l’omelia dell’Arcivescovo, che ha ricordato che per intraprendere seriamente il cammino verso la Pasqua e prepararci a celebrare la Risurrezione del Signore occorre partire con una bella e sincera confessione. Ha poi spiegato il Messaggio del Santo Padre, Benedetto XVI, per la Quaresima 2011 Con Cristo siete sepolti nel Battesimo, con Lui siete anche Risorti’ (cfr Col 2, 12). Dice il Papa: riscoprite il dono del Battesimo, l’inizio, germe da cui scaturisce la vita cristiana. Nel Battesimo veniamo inseriti, innestati in Cristo che muore e Risorge, quel ‘no’ al peccato entra dentro di noi e ci rigenera, ci purifica.
In questo Sacramento si realizza quel grande mistero per cui l’uomo muore al peccato, è fatto partecipe della vita nuova in Cristo Risorto e riceve lo stesso Spirito di Dio. Mons. Verucchi ha poi esortato l’assemblea ad annunciare il fatto centrale della vita di fede. Il S. Padre attraverso la Lettera, ha esordito Verucchi, indica un cammino da fare e la Quaresima ci offre un percorso analogo al catecumenato, che per i cristiani della Chiesa Antica, come pure per i Catecumeni d’oggi, è una scuola insostituibile di fede e di vita cristiana: davvero essi vivono il Battesimo come atto decisivo per tutta la loro esistenza. Per i Catecumeni, scrive il Papa, ‘nella prospettiva di ricevere il Sacramento della rinascita, per chi è battezzato, in vista di nuovi e decisivi passi nella Sequela di Cristo e nel dono più pieno a Lui’. Lasciamoci rinvigorire, ha concluso il nostro Pastore, nella gioia di essere battezzati.
Grazie anche alla numerosa presenza dei Sacerdoti, Religiosi, i fedeli hanno avuto la possibilità della S. Confessione. Prima però l’Arcivescovo ha posto tre domande come esame di coscienza.
1) Come ho vissuto il mio rapporto con il Signore? Pensiamo alla serietà del nostro rapporto con il Signore?
2) Cosa ho fatto o non ho fatto di bene al prossimo? C’è qualche persona a cui devo chiedere scusa per il mio comportamento, l’ho offeso?
3) Nella mia vita personale che pensieri ho, che progetti ho fatto, le mie scelte sono tutte secondo la volontà del Signore?
I Sacerdoti, assieme al Vescovo, si sono così disposti nella Cattedrale disponibili per le Confessioni, mentre veniva distribuito il Messaggio del Papa. L’ultimo momento prevedeva la Preghiera dei Fedeli e il canto del Padre Nostro.
Il periodo Quaresimale è momento favorevole per riconoscere la nostra debolezza, accogliere, con una sincera revisione di vita, la Grazia rinnovatrice del Sacramento della Penitenza e camminare con decisione verso Cristo. Il percorso Quaresimale trova il suo compimento nel Triduo Pasquale, centro dell’Anno Liturgico, a cui l’Arcivescovo raccomanda a tutti i fedeli una numerosa partecipazione, particolarmente nella Grande Veglia nella Notte Santa: riaffermando le promesse battesimali, riaffermiamo che Cristo è il Signore della nostra vita, quella vita che Dio ci ha comunicato quando siamo rinati ‘dall’acqua e dallo Spirito Santo’, e riconfermiamo il nostro fermo impegno di corrispondere all’azione della Grazia per essere suoi Discepoli.
Julles Metalli