L’esperienza educativa di don Milani
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 3/2013
Dalla scuola di Barbiana alla Parrocchia di San Michele
L’esperienza educativa di Don Milani
Venerdì 10 gennaio, presso la Parrocchia di San Michele, Agostino Burberi, ex alunno della Scuola di Barbiana, ha presentato l’esperienza della scuola fondata da Don Lorenzo Milani. L’incontro fa parte della programmazione della Parrocchia di San Michele su ‘Fare Comunità’.
Agostino Burberi, ex alunno di Barbiana, ha presentato la sua esperienza, raccontando momenti di vita di Don Milani, del suo distacco dalla vita borghese, dedicandosi ad accorciare le distanze culturali tra i ricchi e poveri, per offrire a tutti, nessuno escluso, l’opportunità di istruirsi, di accedere alle istituzioni scolastiche senza distinzione di ceto sociale, culturale, politico e religioso. Negli anni ’50 propone, quindi, l’apertura di una scuola serale e popolare promettendo alle persone sempre e comunque la ricerca della verità anche se scomoda per le istituzioni sia ecclesiastiche che politiche. Nella scuola di Barbiana si partiva dalla ‘centralità dell’allievo’, valorizzandolo come individuo pensante, attivo e propositivo. Attraverso numerose lettere indirizzate un po’ a tutte le categorie: magistrati, militari, docenti, sacerdoti, Don Milani criticava il sistema selettivo e classista che privilegiava la borghesia a discapito delle classi meno abbienti, e lui, borghese di nascita, ma relegato in un piccolo paese di contadini, conosceva, invece, profondamente la condizione di miseria e ignoranza della maggior parte della popolazione italiana. Famosa su tutte, la sua ‘Lettera ad una professoressa’, una critica spietata ai sistemi della scuola tradizionale, basati sulle bocciature, sulla selezione e sulla dispersione scolastica. Sintomatica e molto esplicativa, la frase con la quale si può concludere e molto attuale anche alla realtà odierna: ‘Se si perde loro (i ragazzi difficili), la scuola non è più scuola. E’ un ospedale che cura i sani e respinge i malati’.
L’esperienza diretta di chi ha vissuto ‘l’istruzione’ guidata da Don Milani, ha suscitato molti interrogativi tra i presenti su come ri-educare i nostri figli, come riportare i giovani ad impossessarsi della cultura e dei valori, mettendo insieme risorse e sinergie. Questo è l’interrogativo che si è posto anche il Parroco di San Michele, Padre Claudio Ciccillo come formare in parrocchia una comunità che parli ai giovani, alle famiglie, una comunità in senso laico che aggreghi credenti e non su obiettivi comuni culturali e sociali. E’ questo il percorso che si è posto la Parrocchia di San Michele, portare avanti un progetto che mira a ‘formare’cittadini, in grado di crescere e di fare scelte consapevoli nelle loro vite? Potrebbe essere un’utopia, ma forse anche Don Milani non si sarebbe aspettato di aver fatto scuola alle generazioni del ’68, ai giovani che chiedevano il diritto allo studio per tutti, eppure ‘Lettera ad una professoressa’ ha aggregato milioni di studenti che lottavano per una scuola di diritto.
Parrocchia di San Michele