99° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

 

99° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 1/2013
 
Il 13 gennaio c.m. il nostro Arcivescovo Mons. Giuseppe Verucchi parteciperà alla Giornata mondiale del migrante e Rifugiato con la celebrazione della santa messa alle ore 15 nella basilica di Santa Maria in Porto. Sono certo che anche i nostri immigrati cattolici parteciperanno numerosi per esprimere al nostro vescovo gratitudine e un sentito ringraziamento per l’attenzione e sollecitudine verso le loro richieste per un locale di culto. Anche io sento il dovere di esprimere il mio personale ringraziamento come direttore dell’Ufficio Diocesano della Migrantes anche perché tra i tanti ringraziamenti ricevuti in questi giorni non deve mancare quello che il vescovo ha fatto per gli immigrati e i marinai in particolare. Entrambi eravamo arrivati in diocesi a distanza di pochi mesi per svolgere un nuovo impegno pastorale. Infatti non passò molto tempo che un giorno gli feci presente che nel nostro porto di Ravenna c’era la motonave ‘Costinesti’ abbandonata dal governo romeno con a bordo 21 marinai. Senza pensarci due volte decise di seguirmi sulla nave per rendersi conto della situazione. Dopo aver parlato con in marinai del loro caso ritornò in curia e con quel senso pratico che lo distinse, cominciò a telefonare ad alcune compagnie petrolifere per chiedere un contributo finanziario. Due giorni dopo con 15 milioni di lire acquistò i biglietti aerei per rimandare a casa quei poveri marinai abbandonati, ma non dimenticati. A proposito di tali problemi, molto spesso ricorrenti, ultimamente è stato costituito per il porto il ‘Comitato Welfare della gente di mare’ per risolvere in breve tempo i problemi, non solo delle navi abbandonate, ma specialmente quelli dell’equipaggio.
Il comitato è apolitico e senza scopo di lucro e ha come fine istituzionale il coordinamento delle azioni relative alla criticità causate dalle navi in mano ad armatori senza scrupoli. Il comitato è stato chiamato in causa negli ultimi tre casi svolgendo un tempestivo intervento nelle non facili soluzioni nei casi difficili, come quello riguardante il marinaio turco deceduto a guardianaggio (per sua volontà) della motonave Burkan B. In quell’occasione il comitato è intervenuto organizzando sia il congiungimento del familiare per le pratiche di riconoscimento del marinaio sia per il successivo trasferimento della salma in Turchia. Ben presto il nostro arcivescovo si rese conto di un altro impegno che doveva assumere, riconoscendo nella nostra città la presenza di tanti immigrati. Come non sentirsi interpellati dal punto di vista religioso? Decise allora di intervenire convocando un giorno davanti a lui il sottoscritto e Don Alberto Brunelli direttore della Caritas. Ricordo ancora la sua domanda: ‘Cari collaboratori da dove cominciamo?’ Gli dissi che ero disponibile a celebrare in lingua inglese la messa per tutti gli africani. ‘Molto bene’ ‘ disse. ‘Te li affido subito perché non sarà un compito facile’. Telefonò subito a Padre Contardo e così dopo due settimane intrapresi il mio apostolato nella chiesa di San Damiano. Saputo anche della presenza di immigrati polacchi fece altrettanto con l’invito ai padri Paolini di celebrare la messa anche per loro. Dopo alcune settimane trovammo la disponibilità nella chiesa di San. Giovanni Battista con il sacerdote Ucraino che ufficiava da alcuni anni nella diocesi di Rimini. Da alcuni mesi è arrivato nella nostra diocesi Don Bartolomeo sacerdote Nigeriano invitato dal nostro vescovo per assistere i Nigeriani che da tempo chiedevano di poter avere tra di loro una guida pratica delle loro tradizioni. Il sacerdote risiede nella parrocchia di San Vittore con titolo di Vicario Parrocchiale. Con la sua presenza d’ora in avanti prenderà il mio posto come celebrante nella messa domenicale delle ore 12.30. Ci tenevo a mettere in risalto anche quest’ impegni particolari del nostro vescovo che secondo me non vanno dimenticati, avendo vissuto con lui l’apertura verso persone di un’altra cultura.
Padre Pietro Gandolfi
 
Per approfondire:
99° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato