Consiglio Pastorale
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 39/2011
Qualcosa sta cambiando. Si sente nell’aria un vento leggero che viene da lontano. E’ figlio del Magistero della Chiesa, è voglia di cambiamento. I tempi sono maturi per una seria riflessione sul nuovo impegno dei cristiani nella società. Si è parlato di questo e di come favorire l’educazione alla dimensione socio-politica soprattutto dei giovani, per una formazione integrale della persona, nella seduta del Consiglio Pastorale Diocesano del 21 ottobre scorso.
Per Giovanni Paolo II la politica è un servizio al bene comune, cioè al bene legato al vivere sociale delle persone. Da qualche tempo la Chiesa si sta interrogando in modo sempre più pressante. Benedetto XVI auspica una nuova generazione di laici cristiani, la cosiddetta ‘minoranza creativa’. Dalla 46^ Settimana sociale dei Cattolici Italiani di Reggio Calabria, fino alle recenti dichiarazioni del cardinale Bagnasco, emerge la necessità dell’impegno dei credenti, portatori di valori imprescindibili per la società stessa.
Il Presidente della Cei ha affermato a Todi, giorni fa, che ‘se per nessuno è possibile l’assenteismo sociale, per i cristiani è un peccato di omissione’ consapevoli che la fede in Cristo, con le sue implicazioni antropologiche, etiche e sociali, è un bene anche per la città’; perciò ‘la comunità cristiana deve animare i settori pre-politici nei quali maturano mentalità e si affinano competenze, dove si fa cultura sociale e politica’. Dopo queste premesse, l’Arcivescovo, Mons. Giuseppe Verucchi, ha ricordato che l’impegno principale dei cristiani laici è nella vasta realtà del mondo, ed ha formulato ai presenti la domanda programmatica su che cosa fare in quest’Anno pastorale nei Vicariati per vivere la fratellanza e la corresponsabilità, anche alla luce della Dottrina sociale della Chiesa.
Molti e interessanti gli interventi. Se per gli anziani l’impegno in politica come difesa dei propri interessi è scontato, non lo è per i giovani, che si devono educare al coinvolgimento e all’unione sui valori fondamentali. Il futuro inizia oggi; si deve essere testimoni di speranza, come chiede il Papa, per combattere la cultura attuale, relativista, maggioritaria, che ammorba il pensiero europeo ed è presente anche tra i credenti. Il cristiano dev’essere attento ai bisogni della gente; per fare questo occorre formare i giovani attraverso la lettura approfondita dei documenti del Magistero. Se la realtà proposta dai media è parziale e ad uso e consumo delle parti politiche, è bene seguire l’invito di papa Ratzinger ad essere coerenti con la fede professata, agire con rigore morale e capacità di giudizio culturale (distinguendo tra bene personale e bene comune), impegnarsi con competenza professionale perché l’azione politica è una vocazione a cui ci si prepara con passione al servizio degli altri e alla difesa dei valori non negoziabili.
Per rendere attraente agli occhi dei giovani il bene pubblico, per invogliarli a fare politica, servono testimoni credibili, già presenti a livello nazionale e locale. Continuando il confronto, alcuni presenti hanno portato la loro esperienza di sensibilizzazione giovanile alla cittadinanza attiva, per passare dal concetto di partecipazione a quello di appartenenza alla comunità. E’ emersa l’importanza di educare ad essere elettori prima che politici, e coraggiosi nel prendere posizioni chiare, senza compromessi sui valori.
Numerosi gli auspici circa un approfondimento di queste idee nelle varie realtà vicariali, e proposto questo tema anche per la prossima Giornata dei giovani, con l’intervento di ospiti importanti. E’, inoltre, opportuno sostenere i giovani animatori presenti nelle nostre parrocchie, che si sentono a volte poco ascoltati e sono dubbiosi verso il futuro. Dopo tali sollecitazioni, il direttore della Scuola di formazione teologica ‘San Pier Crisologo’ di Ravenna, Don Pierre Laurent Cabantous, ha annunciato lo svolgimento del corso di formazione socio-politica, rivolto soprattutto ai giovani gravitanti nelle parrocchie, per sensibilizzarli alla necessità di operare in ambito sociale e politico. Saranno quattro appuntamenti, nei prossimi mesi, riuniti sotto il titolo ‘Educati al servizio del Vangelo per il bene della società’. Nei primi mesi del prossimo anno sarà rivolta ai cattolici impegnati in politica e nel sociale la proposta formativa legata al ‘Nuovo slancio di pensiero per una politica da rinnovare’, in sintonia con gli incontri tenuti da tempo da Mons. Verucchi con i politici cristiani ravennati e le altre iniziative diocesane.
Stefania Bonadonna