2 anni di missione

 2 anni di missione

Dal “RisVeglio Duemila”  N. 2/2018   Carabayllo e l’intero Perù attende papa Francesco in un momento  di profonda crisi politica e valoriale. Dall’estate, la parrocchia di Jesus Misericordioso potrà ospitare volontari. Intervista a don Stefano Morini   Dalla prossima estate la nostra missione diocesana di Carabayllo in Perù sarà pronta ad ospitare dai 7 ai 14 volontari alla volta. Sono in dirittura d’arrivo i lavori di costruzione alla casa parrocchiale che hanno impegnato la parrocchia tutto lo scorso anno pastorale. Ed è forse questo il “dono” più significativo che la diocesi (che ha sostenuto la maggior parte delle spese) e la parrocchia di Jesus Misericordioso può farsi in occasione del secondo “compleanno” della missione, inaugurata dall’arcivescovo Lorenzo nel gennaio 2016. Alla periferia di Lima c’è attesa per l’arrivo di papa Francesco che sarà nella capitale peruviana nel week-end, per il suo 22esimo viaggio apostolico. Una presenza “provvidenziale”, spiega via skype don Stefano Morini, il nostro missionario, in un momento di instabilità e incertezza per il Paese sudamericano.   Don Stefano, allora arriva papa Francesco in Perù… “L’ultimo viaggio di un Papa qui è stato nel 1985 quando, tra l’altro, il Paese si è qualificato per i mondiali, cosa che è successa anche quest’anno… una festa nazionale. A parte le coincidenze, ci sono molte aspettative: che il suo carisma possa portare un nuovo inizio, per la Chiesa e per la società. Il papa arriva in un momento di grave crisi politica: si pensa parlerà del tema corruzione, dopo lo scandalo che ha coinvolto tre presidenti accusati di corruzione da parte di una grande azienda brasiliana. Il suo arrivo è un segno della Provvidenza”.   Come parrocchia a quali appuntamenti parteciperete? “Non sarà possibile partecipare come comunità perché a Lima è stato vietato l’uso di mezzi privati. Io sarò all’incontro con i sacerdoti in Cattedrale e molti parteciperanno alla Messa alla base aerea di Las Palmas. Faremo incontri per leggere e studiare insieme i suoi discorsi”.   La missione di Carabayllo compie 2 anni: quali i frutti? “Posso dire che la parrocchia ora è organizzata: viene sempre gente nuova. Stiam puntando molto sui ministeri: oggi abbiamo 9 ministri della Comunione, molti catechisti, 95 persone l’anno scorso sono state battezzate, 73 cresimate e oltre 100 bambini hanno ricevuto la Prima Comunione; 24 le coppie che abbiamo preparato al matrimonio. I ministri sono importanti, ma ovviamente servirebbe almeno un sacerdote in più: sperimento che la logica evangelica dell’andare ‘due a due’ è saggia, ma qui occorre recuperarla. Certo, ci sono tanti laici, ma sono pochi quelli che hanno le caratteristiche (essere ‘svegli, onesti e volenterosi’) per essere determinanti. Qualche mese fa ci hanno rubato tutti gli strumenti musicali dalla chiesa: serve qualcuno di fidato che vigili sempre”.   Da Ravenna cosa c’è bisogno? “Il mese prossimo finiremo i lavori di costruzione della casa parrocchiale: avremo a disposizione 7 posti letto che possono essere tranquillamente ampliati con letti a castello. Servono persone che abbiano a cuore la missione, non solo giovani. Chiediamo loro di essere ‘un foglio bianco’ sul quale scrivere: disposti a fare tutto quello che c’è bisogno, perché c’è bisogno di tutto”.   Due anni di missione: un bilancio, personale…. “Bè, non mi aspettavo fosse così: la realtà è molto complessa. Sono stato educato da don Sandro a fare le cose bene e qui non è affatto semplice. Ma i bambini del catechismo, e gli adulti che si riavvicinano alla fede sono un motore potente per restare. Mi dico spesso che devo essere io ad avere più fiducia nel Signore”.   Guardiamo al futuro… “A novembre, dopo il Papa, arriverà anche l’arcivescovo Lorenzo a Carabayllo, forse con il direttore dell’Ufficio missionario, per le Cresime. I lavori proseguiranno nel 2019 con la ristrutturazione della segreteria parrocchiale”.   Daniela Verlicchi