19 settembre
Assemblea Pastorale Diocesana.
“Parrocchie: è tempo di partire!”
Dal “RisVeglio Duemila” N. 33/2015
“Gesù disse loro: ‘Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura’ (Marco 16, 15). Richiama questo mandato del Figlio di Dio agli apostoli, il tema del prossimo Anno Pastorale per la Chiesa di Ravenna-Cervia: “Parrocchie, è tempo di partire! Insieme portiamo nelle piazze la gioia del Vangelo”. Il primo, importantissimo appuntamento – cui nessun credente può mancare – è in programma sabato 19 settembre, dalle ore 9.15 alle 16.30 con l’Assemblea Pastorale Diocesana che si svolgerà a Ravenna, presso la parrocchia salesiana dei Santi Simone e Giuda (via Antica Milizia). Sono particolarmente invitati tutti i rappresentanti degli Uffici Pastorali, i membri del Consigli Pastorali (parrocchiali e/o vicariali), tutti i sacerdoti, i religiosi/e, e tutti i laici attivi in Diocesi.
Nella mattinata, dopo la preghiera delle Lodi, è prevista una relazione di mons. Lorenzo Ghizzoni, sul tema “I protagonisti e luoghi della nuova evangelizzazione”. In seguito si tenterà di inviduare i “Luoghi della Nuova Evangelizzazione”, cioè quegli ambiti e ambienti del vivere quotidiano in cui la Chiesa di Ravenna-Cervia è fortemente invitata a essere presente per donare a ogni persona la bellezza e la gioia del Vangelo. Quattro saranno gli ambiti pastorali di riferimento: i mezzi di comunicazione, i giovani, la carità, la formazione dei catechisti degli adulti. Gli Uffici Pastorali interessati presenteranno presente e futuro di questi ambiti, cioè i progetti avviati e quelli che si intendono proporre. Dopo il pranzo al sacco, nel pomeriggio, saranno presentate e messe a confronto le iniziative diocesane per il prossimo Anno Santo della Misericordia, a cura del Comitato organizzatore dell’Anno Giubilare; farà seguito un dibattito e la raccolta di suggerimenti. Al termine, si svolgerà la Celebrazione del Mandato agli Operatori Pastorali della Diocesi, che sarà presieduta dall’arcivescovo.
Sono almeno tre i “fatti”, accaduti negli ultimi mesi nel territorio diocesano, che sollecitano ulteriormente – oltre a quanto cioè ha già fatto, a più riprese, mons. Lorenzo Ghizzoni – la nostra presenza e partecipazione attiva all’Assemblea.
Il primo: l’avvio della missione diocesana a Carabayllo, in Perù; anche se il progetto avanza lentamente, esso ci è di forte impulso a essere missionari del Vangelo di Cristo anche noi, nei nostri ambienti, abbandonando gli indugi e le ingannevoli sicurezze che ci fanno chiudere nelle nostre parrocchie, o addirittura nelle nostre case, lasciando alla sola Messa domenicale il nostro impegno di fede…
Il secondo: la presenza di un certo numero di migranti e il prossimo arrivo, anche a Ravenna e provincia, di altre persone che fuggono dalla guerra e dalle persecuzioni. Non possiamo rimanere sordi e muti di fronte al dramma di questi nostri fratelli – perché nostri fratelli sono, non possiamo negarlo – e ora bussano alle nostre porte. Papa Francesco ha chiesto che ogni parrocchia si impegni ad accogliere almeno una famiglia di migranti… Ma “ogni parrocchia” vuol dire, in realtà, ogni comunità parrocchiale, che è formata da tante persone, tanti credenti, invitati ora più che mai, a spalancare le loro porte, ad “aprire ponti” verso l’altro, aiutandolo secondo la logica evangelica del “ero straniero e mi avete accolto”.
Terzo: la carenza di sacerdoti. Come potete leggere a pagina 3, mons. Ghizzoni ha provveduto alle nuove nomine e agli spostamenti, come capita a inizio di ogni anno pastorale. Si capisce bene, dalla lettura, ma anche dalla realtà concreta che si vive nelle nostre parrocchie, che i sacerdoti sono sempre meno e, purtroppo, non ci sono molte vocazioni all’orizzonte. Per questo i laici sono chiamati, sempre più, a dare un contributo maggiore per consentire alle comunità parrocchiali di continuare a vivere: tanti sono i servizi che ognuno di noi può fare – dal ministro straordinario dell’Eucaristia, al lettore, all’accolito, al diacono permanente… È ora di mettersi in cammino!
Sono tre aspetti che evidenziano come la nostra Chiesa, tutta, debba davvero farsi missionaria e testimone concreta del Vangelo, in varie forme e tempi e senza paura di scontrarsi con la realtà di tutti i giorni, certo complessa, ma anche ricca di opportunità in cui noi cristiani possiamo dire la nostra, con la certezza di essere sostenuti dallo Spirito Santo, presenza viva del Signore.
Fabrizio Casanova
