Sabato 31 maggio alle ore 18.30 la chiesa di SS. Giovanni e Paolo (ex Angeli Custodi, via Cura 1) ospiterà un incontro ecumenico per celebrare il XVII Centenario del Concilio di Nicea che nel 325 d.C. determinò l’istituzione del Credo apostolico ancora oggi presente in tutte le liturgie cristiane.
L’ evento è stato promosso dalla Comunità cattolico-bizantina di Ravenna, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia e con Associazione Malva, per offrire un’ occasione di condivisione interreligiosa attorno alla ricorrenza di quello che fu il primo Concilio di tutti i cristiani.
Partendo dalle parole di Papa Francesco che, in una delle ultime udienze del suo Pontificato definì il Concilio di Nicea “un evento importantissimo la cui memoria può alimentare la volontà di una maggiore testimonianza e comunione”, il sacerdote ucraino Don Volodymir Voloshin, parroco di SS. Giovanni e Paolo, e Don Pietro Parisi, direttore dell’ Ufficio ecumenico della Diocesi ravennate, rifletteranno sul contesto storico del IV secolo d.C., con la conversione al Cristianesimo dell’ imperatore Costantino e la formulazione della dottrina ariana, e sulla ricerca dell’ ecumenismo nell’attualità come impegno pastorale. In dialogo con loro Valerio Acri, autore del libro “San Basilio Magno ponte tra Oriente e Occidente” (Velar Editrice 2023), che illustrerà le figure di Sant’Atanasio e San Basilio come Padri della Chiesa e strenui difensori del Credo di Nicea.
Previsto anche un intervento di Claudia Giuliani, capo-delegazione del FAI di Ravenna, che parlerà delle testimonianze ariane nei monumenti Unesco di Ravenna, e di Katia Shmorhay, presidente di Associazione Malva ucraini di Ravenna, che sottolineerà l’importanza di uniformare la data della Festività pasquale a tutte le confessioni cristiane.
L’ incontro sarà introdotto e concluso dai canti del coro ucraino della chiesa di SS. Giovanni e Paolo diretto dal soprano Olena Melnyk.
Ingresso libero. Info 329.3552779








