Il Diaconato nella Arcidiocesi di Ravenna–Cervia – 28 dicembre

07-01-2015
Il Diaconato nella Arcidiocesi di Ravenna–Cervia
 
Ravenna, 28 dicembre 2014
 
 
Con il documento “La restaurazione del diaconato permanente” i Vescovi italiani si pronunciarono ufficialmente per il ripristino del Diaconato (11 marzo 1972). Poi nel documento pastorale Evangelizzazione e ministeri (1977) dichiararono: «Col ripristino del diaconato permanente, la Chiesa ha la consapevolezza di accogliere un dono dello Spirito e di immettere così nel vivo tessuto del corpo ecclesiale energie cariche di una grazia peculiare e sacramentale, capaci perciò di maggiore fecondità pastorale» (n. 60).
 
Ci stiamo rendendo conto sempre più della grazia e della necessità del Diaconato nella vita della Chiesa cattolica oggi. Veramente profetica è stata la scelta del Concilio Vaticano II di rimettere in vigore questo ministero ordinato. Il Vescovo ha bisogno dei Diaconi come dei Presbiteri, così come un corpo ha bisogno di entrambe le braccia, perché la pienezza del sacramento dell’Ordine, che solo lui possiede nella Chiesa locale, si possa dispiegare in tutta la sua potenzialità sacramentale, pastorale e spirituale.
 
Come appare dal nostro Direttorio – frutto di un lavoro comune tra diaconi, presbiteri accompagnatori e Vescovo – perché sia accettato e valorizzato, questo ministero ha bisogno di una Chiesa che si rinnova alla luce del Vaticano II. Uscendo dallo schema di una Chiesa fatta di un gruppo di chierici che presiedono e da una larga platea di laici che ricevono i sacramenti e la predicazione, il Vaticano II ci ha fatto riscoprire un’immagine di Chiesa Mistero, Comunione, Missione, dove nell’unico Popolo di Dio ci sono diversi ministeri che sorgono per il servizio alla vita di fede di tutti: immagine assai più ricca, più fondata sulla Sacra Scrittura e sui Padri della Chiesa!
 
Oggi la nostra Chiesa di Ravenna Cervia ha bisogno di ripensarsi come Chiesa locale che per evangelizzare gli abitanti della sua terra ha bisogno di diversi ministeri: parroci, diaconi, catechisti, educatori dei giovani, ministri istituiti per la cura pastorale della Parola di Dio e dell’Eucaristia, animatori della liturgia, ministri straordinari della comunione per la pastorale degli infermi, laici disponibili ai servizi caritativi stabili, custodi di ambienti ecclesiali e referenti per le comunità senza parroco residente, accompagnatori dei fidanzati, dei gruppi sposi e per la catechesi che coinvolge i genitori, catechisti battesimali, ecc. Ministeri antichi e nuovi che soli permetteranno alla nostra Chiesa di essere meno clericale e più ministeriale, missionaria, aperta al futuro, una Chiesa diaconale “dalla carità e nella carità” (C.M. Martini).
 
Perché questo ministero ordinato cresca è anche necessario che i parroci e tutti gli altri collaboratori pastorali si mettano nella prospettiva di una Chiesa che sa “chiamare” al servizio, ai ministeri. Abbiamo bisogno di diventare Chiesa che sa proporre ai giovani e alle ragazze le vocazioni di particolare consacrazione al presbiterato, alla vita consacrata e alla missione; ma che sa anche proporre, secondo la prassi regolata dal Direttorio, il diaconato a uomini maturi capaci di servire con gioia e disinteresse, di impegnarsi nella carità con umiltà e amore alla Chiesa, di agire da testimoni coraggiosi nella società, di avere attenzione alla propria famiglia e alla famiglia ecclesiale. La vocazione al Diaconato ha una dimensione ecclesiale che si esprime nel discernimento comunitario delle persone adatte e nella chiamata, alla quale può dare il suo contributo tutta l’assemblea dei fedeli, lasciando naturalmente la libertà della risposta al possibile candidato e alla sua sposa.
 
Il presente Direttorio è pensato non solo come traccia di vita per i Diaconi, ma anche per la presentazione dell’identità di questo ministero ai parroci e a tutti i fedeli, perché si diffonda la conoscenza e l’impegno a suscitare e sostenere il cammino di questa vocazione indispensabile per noi: il Signore non ci faccia mancare la Grazia del ministero diaconale nelle nostre comunità.
 
 
Preghiamo il Signore della messe che mandi altri operai alla sua messe!
 
 
Ravenna, 28 dicembre 2014, Festa della famiglia diaconale di Nazaret.