Giornata del Diaconato permanente 2022 “Il Diaconato nella nostra Chiesa”

Sono quattordici i diaconi permanenti in servizio nella chiesa ravennate ed a loro è dedicata la Giornata diocesana del diaconato permanente, fissata per domenica 22 maggio. I quattordici diaconi sono: Edo Assirelli, Vincenzo Bellone, Luciano di Buò, Anton Diac, Andrea Fiammenghi, Sergio Maggiori, Andrea Marchetti, Pierangelo Martini, Vittorio Morini, Nazzareno Papetti, Mauro Pavani, Andrea Romagnoli, Massimo Santi, Pietro Zornetta. In vista della Giornata, l’arcivescovo Lorenzo ha scritto una lettera in cui evidenzia l’importanza ed il ruolo del diacono.

“Cari parroci, cari fedeli – scrive l’arcivescovo – la nostra Chiesa di Ravenna Cervia è in stato di missione e per evangelizzare la sua terra ha bisogno di tante testimonianze sicure e coraggiose. In questi momenti poi di sconcerto della vita personale e sociale e di ripensamento della attività pastorali, a causa della pandemia e della guerra, ancora di più i cristiani hanno bisogno del Vangelo e di persone di riferimento. Nella nostra diocesi possiamo contare su diversi ministri: i presbiteri, i consacrati, i diaconi, i catechisti, gli educatori della pastorale giovanile, i lettori e gli accoliti, i ministri straordinari della comunione. Abbiamo anche altri laici disponibili ai servizi liturgici e caritativi, alla pastorale dei fidanzati e degli sposi, ai piccoli servizi quotidiani. Avremo anche donne Lettori e Accoliti. Ma la situazione che viviamo ci chiederà nuove ministerialità, affinché la nostra Chiesa diventi più capace di camminare insieme, più missionaria e aperta ai segni dello Spirito: una Chiesa più “diaconale”. Il Diaconato è uno dei protagonisti di questo cambiamento che ci chiede discernimento comunitario per camminare insieme sulle scelte pastorali individuate. Il Diaconato, come tutti i ministeri, per essere accettato e valorizzato, ha bisogno di comunità parrocchiali rinnovate alla luce del modello di Chiesa che il Concilio e Papa Francesco ci trasmettono: una Chiesa comunione, che cammina unita, serva dell’umanità, povera ma ricca della gioia del Vangelo che annuncia a tutti, attenta alle situazioni storiche. Il Diaconato oggi ancora di più è chiamato a far risplendere la caratteristica di una Chiesa serva di tutti, come lo è stato il Cristo Servo, suo Signore e Maestro (Gv 13,1-20). Abbiamo quindi bisogno che la Chiesa di Ravenna-Cervia si impegni a proporre sia ai giovani che a uomini “maturi” nell’umanità e nella fede, le vocazioni di particolare consacrazione e il diaconato. I Parroci e i collaboratori più stretti devono imparare a “pescare” quegli uomini capaci di servire con gioia e disinteresse, di impegnarsi nella carità con umiltà e amore alla Chiesa, di agire da testimoni coraggiosi nella società, di avere attenzione alla propria famiglia e alla famiglia ecclesiale. E poi “chiamarli”! La vocazione al Diaconato può nascere dal discernimento della comunità che individua persone adatte e le “provoca”, lasciando naturalmente la libertà della risposta al possibile candidato e alla sua sposa. Il Signore non faccia mancare la grazia del ministero diaconale a nessuna delle nostre comunità. E a noi non manchi l’impegno a suscitare e sostenere questa vocazione indispensabile per la Chiesa. Preghiamo in questa domenica il Signore che mandi altri servi fedeli per la sua messe!”.

+Lorenzo, Arcivescovo

22-05-2022