Cari Fratelli Presbiteri e Diaconi – 16 marzo 2020

Ravenna, 16 Marzo 2020

Cari Fratelli Presbiteri e Diaconi,

stiamo vivendo una Quaresima inattesa e drammatica, per la diffusione del virus, gli ospedali al limite, la paura della gente, le regole che tentano di bloccare il contagio. Abbiamo dovuto sospendere le attività pastorali che aggregavano i fedeli e soprattutto la celebrazione pubblica della Messa, con molta fatica e qualche spontanea resistenza, comprensibile. Abbiamo però visto anche un caso grave di infezione in una comunità per la partecipazione senza cautele ad un funerale: non possiamo rischiare la salute nostra, delle nostre famiglie, dei nostri anziani, dei più deboli. Confidiamo che la ricerca scientifica produca presto vaccini e farmaci adatti a combattere la malattia. Ma come Pastori abbiamo un’altra arma: nella Messa quotidiana – che vi invito a celebrare sempre per il nostro popolo – e nella Liturgia delle Ore, consegniamo tutte le persone della nostra città e dei nostri territori all’intercessione potente del Signore e alla protezione della Vergine Maria, Madre della Chiesa, Salus Infirmorum.

Dopo aver scritto ai fedeli la Lettera alle Famiglie inviata il 12 marzo perché la diffondiate, con alcune indicazioni per la preghiera e la catechesi in famiglia, scrivo a voi per farvi una proposta.

Il 19 marzo, solennità di S. Giuseppe, Patrono della Chiesa cattolica, dei papà e anche dei moribondi, avevamo in programma il ritiro del clero di Quaresima in S. Teresa. Non sarà possibile farlo.

Ho quindi pensato di proporvi una mezza giornata di “RITIRO SPIRITUALE PERSONALE” per il quale vi darei un’indicazione e un testo di meditazione.

La mattinata, tutta in silenzio (senza cellulare) potrebbe iniziare con le Lodi, con l’esposizione del Santissimo in chiesa o in una cappella o in un posto adeguato alla vostra preghiera personale, poi potreste pregare con l’Ufficio delle Letture, ma sostituendo la seconda lettura con il testo che allego, molto ricco di spunti teologici e spirituali, che ci fu consegnato per la memoria di s. Giovanni M. Vianney. Vi invito a concludere la mattinata con l’Ora Media e con la composizione di una o più preghiere che potreste poi comunicare anche ai vostri fedeli, come segno della vostra vicinanza spirituale a tutti, non solo ai malati.

Alla sera, alle 21.00, come sapete la Chiesa italiana propone il Rosario in tutte le famiglie, per invocare la protezione di s. Giuseppe: partecipiamo e diffondiamo l’iniziativa, anche con il sussidio CEI.

In attesa di poter riprendere il nostro cammino normale, e nella speranza di poter riprendere a celebrare pubblicamente, se le condizioni cambieranno, invoco su tutti noi –Vescovo, Presbiteri e Diaconi – la Benedizione del Signore Gesù, Buon Pastore che non abbandona il gregge soprattutto quando sono a rischio le sue pecore.

 

+ Il vostro Vescovo Lorenzo.

16-03-2020