Dal 1° giugno la Novena di Pentecoste a Santa Giustina

Figure di giovani santi (ufficialmente tali o in cammino per diventarlo) come guida per il nostro esser Chiesa. La Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali (Cdal) quest’anno ha scelto la testimonianza di luminose figure di giovani come filo conduttore per la tradizionale Novena di Pentecoste, che partirà il primo Giugno alle 20.45 a Santa Giustina. La Novena sarà anticipata, il 31 maggio, dalla conclusione del mese mariano con l’Arcivescovo in Duomo, mentre al termine della Novena, l’8 giugno, sempre in Duomo, è in programma la Veglia di Pentecoste.
Sono 21 quest’anno le associazioni e i movimenti che animeranno la Novena a S. Giustina. Un numero in costante crescita, spiega la Segretaria della Consulta, Adele Ravelli. Segno di una collaborazione che sta aumentando. “Per sua natura e identità, la Cdal è espressione e luogo della comunione ecclesiale”. E la Novena, già da anni, è l’immagine in diocesi “della varietà dei carismi che lo Spirito ha donato anche al nostro territorio”. “Camminare insieme, come succede con la Novena (ma non solo) – ragiona Adele – aumenta la possibilità del laicato di lasciare un segno ed esser concretamente missionari”. Il modello è quello tracciato dai giovani, che verranno presentati nelle sette serate (tutte con inizio alle 20.45): Chiara Luce Badano, il beato Alberto Martelli, il seminarista Bruno Marchesini, Benedetta Bianchi Porro, Carla Ronci, Chiara Petrillo Corbella e Maria Gabriella Sagheddu. “Erano tante le figure di giovani che potevano farci da guida – spiega Ravelli – abbiamo scelto quelli più vicini a noi nel tempo e nello spazio”. A livello organizzativo, ogni serata sarà animata da un gruppo di associazioni diverse: dopo l’ esposizione iniziale del Santissimo e l’invocazione allo Spirito Santo, si leggerà un brano della Gaudete et Exultate, testo guida per la Novena di quest’anno, poi un riferimento alla Scrittura, la presentazione della vita del testimone giovane (anche attraverso video e materiali diversi) e poi pensieri e preghiere.

Dal “Risveglio Duemila” n. 20/2019