Gli auguri di Natale e le celebrazioni dell’Arcivescovo

“Siamo qui davanti a te Spirito Santo mentre ci riuniamo nel tuo nome…” così inizia la preghiera che ci prepara al cammino sinodale di questi tempi, così imprevedibili e faticosi anche per le nostre comunità cristiane. Siamo giunti alla solennità del Natale e siamo davanti ai presepi che in molti hanno preparato in casa o nelle chiese, ma con sentimenti diversi dagli altri anni. Per alcuni è difficile in questi giorni lasciar sorgere la preghiera dalla contemplazione della nascita di Gesù, il Dio grande che si è fatto volontariamente Piccolo, che è nato tra poveri e da una famiglia fedele, ma di umile condizione, quella di Maria e Giuseppe.

L’anno scorso per lunghi mesi siamo stati coinvolti dalla preoccupazione per la diffusione del virus e siamo stati chiusi nelle nostre case, così in parte quest’anno. Ma gli alti e bassi della diffusione dell’epidemia ci hanno prima sollevato poi di nuovo intristito e forse impaurito ancora di più. La sofferenza fisica e soprattutto psicologica, le restrizioni nel lavoro o nella scuola, la diminuzione delle relazioni e degli incontri, hanno rafforzato in alcuni l’abbattimento e il senso di sconfitta per un virus che non si riesce a debellare, in altri la rabbia e l’accusa o la protesta contro il “potere” politico, scientifico, economico, dell’informazione… che non cercherebbero il bene comune, ma solo il loro interesse, il dominio della società e delle coscienze, limitando la libertà dei cittadini. Vere e false notizie hanno alimentato l’uno e l’altro atteggiamento. 

Ragionevolezza, buon senso, attenzione alla realtà più che alle interpretazioni suggestive di personaggi vari, spesso poco qualificati, sono prevalsi nella maggioranza dei nostri concittadini, anche tra i fedeli, ma è rimasta una piccola minoranza chiusa nei propri ragionamenti ormai cristallizzati. 

Come aiutare questi fratelli e sorelle, senza fomentare il conflitto, anche nella comunità cristiana? Il cammino sinodale ci indica prima di tutto di ascoltare, e non solo i “ragionamenti” dell’altro, ma anche il cuore: cosa sta muovendosi nell’intimo della persona? Cosa lo impaurisce, lo mette in ansia, gli genera quella sfiducia che blocca i rapporti con gli altri? Quando uno arriva a negare la realtà più evidente, come rimedio estremo, deve avere una sofferenza interiore molto forte. 

Poi ci è chiesto di tentare la via del dialogo, soprattutto a livello personale, perché in un clima di fiducia e di rispetto per la stima che l’altro comunque merita, si possa trasmettere la propria esperienza positiva, la propria speranza nel Signore che continua a venire sempre e ovunque tra noi, la propria modalità di stare nella situazione di incertezza e di rischio accettandola e affrontandola con l’aiuto delle persone più vicine e dei mezzi a disposizione, anche se non perfetti o risolutivi, come i vaccini. Sono persone, sono fratelli e sorelle, che devono vedere dai nostri atti e sentire dal nostro calore, che vogliamo più bene a loro che ai loro ragionamenti e nonostante quelli, che non vogliamo espellerli dal villaggio come i lebbrosi del tempo di Gesù, ma toccarli e invocare dal Padre il dono della fiducia che, anche nelle più drammatiche situazioni, è la via che salva. La fede fiduciale sia nel rapporto con Dio che con il prossimo, ci permette di credere che siamo amati e possiamo affidarci a chi ci ama: sia al Signore che si è fatto Piccolo proprio per non spaventarci o umiliarci con la sua grandezza, sia ai fratelli che vogliono il nostro bene e si prendono cura di noi.

Chiediamo allo Spirito del Signore: “Vieni a noi, assistici, scendi nei nostri cuori. Insegnaci tu ciò che dobbiamo fare, mostraci tu il cammino da seguire tutti insieme”.

Il tuo Natale, o Signore, porti grazia e gioia a “tutto il tuo popolo e a tutti quelli che ti cercano con cuore sincero”.

+Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo

 

Celebrazioni

Venerdì 24 dicembre – ore 21.30 in Cattedrale

Messa nella notte di Natale

Sabato 25 dicembre – ore 10.00 nella Casa Circondariale di Ravenna

S. Messa del Natale del Signore

Sabato 25 dicembre – ore 18.00 nella Concattedrale di Cervia

S. Messa del Natale del Signore

Venerdì 31 dicembre – ore 18.30 in Cattedrale

S. Messa con Te Deum di ringraziamento

Sabato 1 gennaio – ore 11.00 a S. Maria in Porto

S. Messa per la solennità di Maria Madre di Dio