Auguri natalizi di Padre Morini dalla missione in Perù

Auguri natalizi di Padre Morini dalla missione in Perù

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 47/2010
 
Pubblichiamo la lettera che Don Stefano Morini ha inviato, dalla sua Missione in Perù, alla comunità ravennate in occasione del Natale.
Carissimi,
ho ancora negli occhi i bellissimi incontri di formazione tenuti nella Parrocchia di San Simone e Giuda che ho trovato al mio arrivo a Ravenna: quanta partecipazione, che begli stimoli, e quanta cose da mettere in pratica. C’é davvero davanti un bel cammino da percorrere, naturalmente sempre insieme. Ringraziamo il Signore. Il mio rientro in Perù è stato molto bello e intenso. Appena arrivato c’è stata la chiusura dell’Oratorio, l’ultima domenica dell’Anno Liturgico, a Chavin e Tantamayo, mentre negli altri paesi lo facevano i catechisti: giochi, canti, confessioni, concorso di catechismo, pranzo e premi per tutti. É il nostro stile: preghiera, allegria, catechesi.
Successivamente ho cominciato il giro dei paesi per le Confessioni in preparazione all’ Avvento. In Arancay per festeggiare il mio ritorno e il nuovo pavimento della chiesa, le persone hanno preparato la “pachamanca” (chi vuole sapere cos’é chieda a chi é venuto in Perù) e durante le confessioni una persona, mi dice che aveva paura che non tornassi più, che era tanto preoccupata perché diceva: “Come farò a confessarmi se non torna il Padre Esteban”. In quel momento ho avuto una profonda stretta al cuore ma anche tanta gioia: l’importanza della Confessione lo aveva finalmente interiorizzato bene dopo tanto raccomandare. Così è stata tutta la settimana anteriore alla Prima Domenica di Avvento e anche quella successiva: visita ai paesi con Confessioni e Messa in preparazione all’Avvento. Durante questi spostamenti fra Chavin, Arancay, Tantamayo, Jircán avevo ricevuto anche la richiesta di una S. Messa di anniversario a San Pedro di Pariarca, così avevo pensato bene, terminata quella Messa, di passare in serata a Jircán per poi il giorno successivo visitare uno dei paesi lì vicini (Urpish) sempre per questa preparazione. Ma il giorno prima mi chiamano per un funerale a Chuquibamba (il paese sul fiume Marañon). Per me significava una bella fatica: andare fino a San Pedro di Pariarca, tornare indietro fino a Chavin, il giorno dopo scendere fino a questo paese lungo il Marañon, e poi ripassare per Tantamayo, San Pedro de Pariarca e andare fino a Urpish. Era insomma il giro dell’oca, però non si può dire di no e così accetto.  Il giorno dopo, terminato il funerale, mentre sto ritornando per poi andare a Urpish mi chiamano al telefonino, alcune persone della parrocchia di Jircan molto preoccupate. Cos’era successo? La stessa sera, nella strada che avrei dovuto percorrere, dopo la Messa a San Pedro de Pariarca per andare a Jircán, un gruppo di terroristi di Sendero Luminoso, conosciuti per il loro odio alla religione e agli stranieri, erano appostati per aspettare un carico di droga e siccome questo non era arrivato avevano assaltato due auto che passavano di lì, lasciandoli senza niente e rubando anche i due veicoli. I miei pensieri in quel momento sono stati vari: “forse non sono ancora pronto o  forse non sono degno”. Più semplicemente, salvato da un funerale! 
Durante l’Avvento ogni domenica impariamo un canto nuovo con tutta la gente e prima lo imparano i catechisti. Purtroppo in un paese nessuno dei catechisti conosceva il canto nuovo di quella domenica, l’unico che lo sapeva ero io!? Così mi sono messo a insegnarlo e credo di aver fatto un peccato d’orgoglio: a un certo momento, microfono in mano, cantavo a pieni polmoni e tutti erano li che ascoltavano e io continuavo a cantare, quasi convinto di essermi trasformato in cantante di grido. Il Signore mi perdonerà.
L’otto di dicembre, 24 bambini di Jircàn hanno ricevuto la Prima Comunione, molto ben preparati dai catechisti. Avreste dovuto vederli dopo la loro Comunione come, inginocchiati, parlavano con il loro Gesù che avevano ricevuto per la prima volta e alla fine cantavano bene Ave Verum.
La domenica 12, festa della Madonna di Guadalupe, grande festa a Chavin de Pariarca, con una bella processione con una nuova statua della Virgen de Guadalupe e tanta partecipazione. 
Siamo ormai negli ultimi preparativi del Santo Natale, martellati da tanta pioggia che rende le strade quasi impraticabili, ma con tanta gioia per la nascita del nostro Redentore. Una gioia che desidero condividere con tutti voi; non abbiamo dimenticato la visita del nostro Arcivescovo e di tutte le persone che si sono sobbarcate tante difficoltà. Vi portiamo sempre nel cuore e nelle preghiere e vi chiediamo di fare lo stesso anche voi, insieme a tutti i lettori di RisVeglio Duemila. Feliz Navidad!
Padre Stefano Morini